Il World Economic Forum ha scoperto che Bitcoin può ridurre le emissioni di CO2 ma lo ha ammesso sottovoce. Lo scorso 20 aprile l’organizzazione svizzera capitanata da Klaus Schwab ha pubblicato un video sul proprio sito intitolato: “Questa start-up cattura il metano di scarto per alimentare i data centre”. La start-up è Crusoe Energy, menzionata in questa newsletter nella fermata #66, dedicata proprio al tema del gas flaring; e i data centre, naturalmente, sono mining farm di Bitcoin.
La tesi: consumare energia riducendo le emissioni
“L’allineamento del futuro dell’informatica con il futuro del clima”: è così che il video del WEF parla dell’attività di Crusoe Energy, azienda del Colorado il cui business è quello di sfruttare il metano di scarto degli impianti di produzione petrolifera e delle discariche per generare elettricità a basso costo da impiegare nel mining di Bitcoin.