La Svizzera, si sa, è un Paese molto più avanzato rispetto al nostro in termini di adozione di Bitcoin. In alcune aree è già possibile pagare le tasse, comprare biglietti per il trasporto pubblico e privato ed eseguire attività quotidiane pagando direttamente in satoshi.
Aree come quella di Zugo sono note per avere politiche fiscali estremamente attraenti per le aziende del settore cripto e ospitano la sede legale di diverse attività. Il 3 marzo scorso la città di Lugano ha deciso di unirsi prepotentemente alla competizione per attrarre questo nuovo mondo annunciando il Plan B. Approfondito con dovizia di particolari nella fermata #21, il progetto prevedeva inizialmente l’istituzione di un hub per le aziende del settore, la creazione di corsi di specializzazione dedicati, la diffusione dei pagamenti in criptovaluta in città e l’organizzazione di una conferenza di respiro internazionale. Quest’ultima, il Plan B Forum, si è svolta il 28 e il 29 ottobre scorsi. Com’è andata? E a che punto è l’intero progetto del piano B?